E’ stata emanata e promulgata la legge per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale della FIFA World Cup 2014 in Brasile.
La nuova legge obbliga l’Istituto Brasiliano di Proprietà Industriale, noto anche come INPI, a promuovere la conoscenza sulla grande importanza dei marchi relativi ai simboli Ufficiali della FIFA come, ad esempio, l’emblema FIFA ed altri emblemi e mascotte della Coppa del Mondo FIFA 2014.
Con la nuova legge sarà possibile espandere la tutela dei simboli FIFA abbastanza facilmente. Verrà fornito all’INPI un elenco di simboli ufficiali e cosiddetti marchi notoriamente riconosciuti come il nome FIFA. Questo elenco può essere aggiornato da FIFA in qualunque momento così da avere una protezione molto forte, in Brasile, e sempre aggiornata. INPI non richiede alla FIFA prove di riconoscimento di marchio celebre o notorio.
Le problematiche sollevate dalla FIFA erano relative al rischio di contraffazione dei marchi su gadget e prodotti a marchio FIFA. Essendo il Brasile è una tra le potenze mondiali nella contraffazione e pirateria commerciale, l’Organizzazione non poteva concedersi il rischio di un flop commerciale ed economico in favore del mercato nero locale.
Altre problematiche tra FIFA e governo brasiliano sono relative al costo del biglietto di ingresso agli stadi e la vendita di bevande alcoliche negli stadi.
Per quanto concerne il primo degli ultimi due problemi la FIFA non è disposta ad effettuare riduzioni del 50% su i costi ordinari dei biglietti, in favore di giovani, studenti e anziani, come avviene regolarmente in Brasile.
Il secondo problema è invece relativo al divieto, presente in Brasile, di introduzione e vendita negli stadi di bevande alcoliche. Detto divieto si scontra con il maggiore sponsor FIFA: la birra a marchio Budweiser.
Probabilmente, lo scopriremo nei prossimi mesi, un ulteriore problema potrebbe derivare dai nomi delle mascotte di Brasile 2014: Amijubi, Fuleco e Zuzeco. Dovrebbero essere fusioni di parole portoghesi che significano gioia, ecologia, calcio e blu. Di contro c’è chi vorrebbe come mascotte, il marchio rappresentante un raro armadillo brasiliano: una petizione ha già raccolto 30.000 firme.
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